lunedì 21 giugno 2010

città dei pirati



SARTOSA

L'Isola di Sartosa ha coste rocciose e un entroterra aspro; su due piedi nessuno si azzarderebbe a fondarvi una colonia, ma quegli stupidi di Elfi vi crearono un insediamento, in seguito occupato dai Tileani giunti dal Continente. Gli Umani furono quasi del tutto uccisi o presi in schiavitù quando gli Elfi Oscuri, in combinazione con la flotta di Settra, assaltarono e saccheggiarono la città. Da quel momento Sartosa rimase una città in rovina con poca popolazione ed una guarnigione fornita da Luccini. Ma in seguito i Norsmanni attaccarono la città insediandovisi e creando una base per le loro scorrerie, ma furono sconfitti nella battaglia navale di Capo Cinno, e fu concesso loro di essere ingaggiati da Luccini e di sorvegliare la città, ma nel 1240, l'intera guarnigione Norsmanna di Sartosa venne massacrata dai Corsari Arabi guidati da Nafal Muq che occupò in seguito l'isola. Ciò fu frutto di numerose battaglie con le flotte di Remas, Luccini e Tobaro.
Ma l'isola venne definitivamente riconquistata da un'armata capitanata da Lucio Catena, che mostrava la certa discendenza dai gemelli patroni di Luccini. Dopo un lungo e sanguinoso assedio, le truppe dell'Emiro Abd Al Wazaq si arresero. Luciano permise all'emiro di scappare in Arabia a costo però che gli lasciasse il suo enorme tesoro, formato per lo più da opere d'arte razziate da Tilea, ed il suo harem, addestrato per l'occasione a guardia del corpo. Questi furono i primi mercenari Arabi a servire un generale mercenario Tileano nella sua flotta.
Luciano ed i suoi discendenti crearono un Principato a Sartosa, in diretto contatto con quello di Luccini, ricostruendo la città e fortificando le difese. Ma col tempo la situazione precipitò. Nell'isola erano presenti numerose forze mercenarie di altre città, in fortezze sparse qua e là, ed anche nelle stesse torri di Sartosa. Sartosa era difficile da governare e la dimostrazione pratica fu l'ammutinamento della flotta cittadina e dei vari scontri tra le bande mercenarie in città. Ben presto i mercenari divennero pirati, riuscendo ad ottenere la loro sopravvivenza ed i loro bottini. Schiavi ed ostaggi mai riscattati rimpinguarono la popolazione fino a far divenire Sartosa il famoso covo di pirati che è ora.
È uso eleggere un Principe Pirata che non governa nulla, se non la spartizione del bottino tramite giustizia sommaria. Ogni Principe fa una brutta fine ed il record di permanenza è detenuto dall'attuale Principessa Pirata di Sartosa, che si è dimostrata la più spietata di tutti.
L'architettura cittadina è alquanto bizzarra, mescolando lo stile elfico, nanico, tileano e arabo, rappezzato dagli abitanti nei modi più disparati. Le taverne dei pirati sono per lo più grotte scavate nella città e si dice che numerosi tesori siano sparsi nell'isola: se le mappe che acquisti a Sartosa, sono vere...ne dovresti trovare molti e nelle esatte posizioni segnate...

5 commenti:

  1. Mancano i frutti del mare e passiamo piano piano al mondo di One Piece hehehehe

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  2. ringraziate il cielo che non ho la serie a fumetti.. sennò quanlche idea malata ci scappava...

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  3. Se vuoi ho tutto il materiale che vuoi ehehehehhe

    PS

    Ho pure il gioco di ruolo

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  4. che tajo.. beh una letta al fumetto la do volentieri...

    così, davvero vi faccio incontrare la FAMILY

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  5. nooooooooooooooooooooooo!!!

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